Monte Forato, escursione sulla vetta più scenografica delle Apuane

Il Monte Forato, un tempo chiamato anche Penna o Pania Forata, è uno dei rilievi più affascinanti e scenografici delle Alpi Apuane per la singolare particolarità di presentare sulla sommità un grande arco naturale di roccia.

Situato in provincia di Lucca e più precisamente nel comune di Stazzema, il Monte Forato è anche una delle vette apuane più frequentate dagli escursionisti poiché relativamente semplice da raggiungere grazie alla presenza di numerosi sentieri adatti a vari livelli di preparazione. In questo articolo vi illustro tutti i sentieri per arrivare alla vetta, vi racconto la mia escursione al Forato e vi fornisco qualche consiglio utile e curiosità su questa affascinante montagna!

Monte Forato Alpi Apuane, arco di roccia
L’arco di roccia del Monte Forato, Alpi Apuane

Monte Forato, la vetta ed il grande arco di pietra

La vetta del Monte Forato è costituita da due cime, di dimensioni ed altezze simili, unite dal grande arco di pietra naturale che da il nome alla montagna. La cima meridionale è alta 1223 metri slm, quella settentrionale è alta invece 1209 metri slm. E’ su questa che si trova la grande croce di vetta, posizionata nel 1913 e restaurata nel 1995.

L’arco di pietra è alto 26 metri, largo 32 metri ed ha uno spessore sommitale di 8 metri: questi numeri rendono l’Arco del Forato uno degli archi naturali più grandi d’Italia. Il foro si è formato ad opera dell‘erosione di acqua e vento sulla roccia calcarea anche se una famosa leggenda popolare narra che sia stato generato in seguito ad una furibonda lotta tra San Pellegrino ed il diavolo. Trovate la leggenda dell’arco del Forato più sotto.

I più esperti e coraggiosi possono valutare di camminare sull’arco ma questo passaggio richiede massima prudenza, estrema attenzione e assoluta mancanza di vertigini. Personalmente, di fronte all’arco, io ho preferito rinunciare a questa adrenalinica esperienza!

L’arco del Monte Forato è visibile sia dalla Versilia che dalla Garfagnana ed in alcuni periodi dell’anno si può assistere, da alcune località, agli straordinari spettacoli astronomici della “doppia alba” e del “doppio tramonto” e del transito della Luna e di altri corpi celesti attraverso l’arco. Anche di questi fenomeni vi parlo nello specifico più avanti nell’articolo.

Come arrivare al Monte Forato: tutti i sentieri escursionistici

La vetta del Monte Forato ed il Passo dell’Arco sono raggiungibili con vari sentieri escursionistici di diverso grado di difficoltà che partono da Cardoso, Stazzema e Fornovolasco. Andiamo a scoprirli nel dettaglio!

Sentiero CAI 12, la via più breve per il Monte Forato

La via più breve e diretta per raggiungere la vetta del Monte Forato è il sentiero CAI 12. Il sentiero prende avvio da Cardoso, ed il tempo di percorrenza per raggiungere la vetta è di circa 2 ore. Si tratta però di un’escursione piuttosto impegnativa poiché il dislivello è di circa 800 metri.

Il sentiero 12 è quello che percorsi la prima volta che salii al forato, ormai parecchi anni fa, e sinceramente mi sento di consigliarlo solo ad escursionisti esperti ed allenati.

Salire al Forato da Fornovolasco

Per raggiungere il Monte Forato da Fornovolasco occorre percorrere il sentiero CAI 6 e scegliere tra due itinerari:

  • imboccare la diramazione 12
  • raggiungere Foce Petrosciana e da qui il Forato tramite i sentieri CAI 110 o Cai 131

Monte Forato da Stazzema

Per raggiungere il Monte Forato da Stazzema si deve imboccare il sentiero CAI 6 fino alla Foce di Petrosciana e da qui proseguire per la vetta scegliendo tra i sentieri CAI 110 o 131.

E’ possibile salendo lungo il sentiero 6 da Stazzema anche imboccare il sentiero 124, che si ricollega al 12 sul lato sud, ma lo sconsiglio perché il 12, come già detto, è un sentiero discretamente impegnativo.

Monte Forato dalla Foce di Petrosciana

Foce di Petrosciana è un importante valico posto tra l’alta Versilia e la Garfagnana da cui passa il sentiero CAI 6 che collega Stazzema a Fornovolasco. Arrivati a Foce di Petrosciana è possibile raggiungere la vetta del Forato con 3 diversi itinerari:

  • sentiero 110 che porta direttamente alla vetta mantenendosi in quota, attenzione si tratta di un sentiero EE, escursionisti esperti
  • sentiero 131 che incrocia il sentiero 12 che sale alla vetta dal versante nord
  • per chi arriva da Fornovolasco sentiero 6 in direzione Stazzema, sentiero 124 e sentiero 12 salendo all’arco dal versante sud.

Da Foce di Valli

Da Foce di Valli, importante snodo sentieristico ed altro valico tra alta Versilia e Garfagnana, si può raggiungere la vetta con i sentieri 110 ed il 131 in direzione ovviamente opposta a quelle sopraindicate.

Monte forato sentiero facile

Spesso mi chiedono quale ritengo il sentiero più facile per il Monte Forato, a mio avviso l’itinerario più semplice per raggiungere il forato è questo: sentiero 6 da Stazzema a Fonte di Petrosciana, da qui sentiero 131, a seguire sentiero 12 per la vetta e rientro dallo stesso percorso.

Monte Forato segnaletica lungo il sentiero

Escursioni ad anello

Il grande numero di sentieri presenti nella zona del Forato offre la possibilità di effettuare anche varie escursioni ad anello. Ecco qualche esempio di anello, ma considerate che le varianti posso essere davvero molte:

  • anelli da Cardoso
    • sentiero 7 per Foce di Valli, sentiero 110 per la vetta, ritorno a Cardoso con il 12 tempo di percorrenza circa 5 ore, senza contare le soste.
    • sentiero 12, sentiero 124, Foce di Petrosciana, sentiero 110 o sentiero 131 per la vetta, ritorno a Cardoso con il 12, tempo di percorrenza circa 5 ore, senza contare le soste.
  • anello da Fornovolasco
    • sentiero 6, Foce di Petrosciana, sentiero 110 o 131 per la vetta, sentiero 12, tempo di percorrenza circa 4 ore, senza contare le soste.
    • sentiero 6, sentiero 12 per la vetta, sentiero 110 o con 131 per Foce di Valli, sentiero 130 per ridiscendere a Fornovolasco, tempo di percorrenza circa 6 ore, senza contare le soste.

Il mio trekking al Monte Forato

Nella mia ultima escursione al Monte Forato, dopo aver parcheggiato poco prima della sbarra di Casa Giorgini, delizioso b&b immerso nella natura, ho risalito la sterrata fino a raggiungere la struttura e qui ho imboccato il sentiero 6 che sale nel bosco.

Dopo aver percorso qualche centinaio di metri, mi sono ritrovata sotto il Monte Procinto ed il Monte Nona e, a seguire, ho incrociato un primo bivio, a destra, da cui si imbocca il sentiero 5A che porta al rifugio Forte dei Marmi.

Proseguendo sul CAI 6, ho incontrato altri bivi, nell’ordine:

  • il bivio che conduce sempre al rifugio Forte dei Marmi ma tramite il sentiero 121, sulla destra
  • il bivio per il sentiero 8 che porta a Cardoso, sulla sinistra. Poco sotto il bivio si trova la Fontana di Moscoso dove è possibile rifornirsi di acqua.
  • il bivio per la Foce di Porchette ed il Monte Croce, sulla destra.

Arrivati ad una piccola cappelletta votiva, il sentiero per il Forato sale repentinamente a destra giungendo in breve tempo a Foce di Petrosciana (proseguendo diritti alla cappelletta si imbocca invece il 124 per Foce di Mosceta). 

Arrivata a Foce di Petrosciana mi si sono presentate le due opzioni:

  • imboccare il 110, sentiero EE, che sale ripido lungo la cresta e da cui si stacca anche la “ferrata Salvatori”
  • imboccare il 131 che, attraversando una bella faggeta, incontra il sentiero 12 che da Fornovolasco porta alla vetta

Ho scelto di proseguire sul 110, più impegnativo ma più veloce, inerpicandomi sulle rocce. Il sentiero regala una splendida vista sulla costa, sull’Alta Versilia, sul gruppo del Monte Procinto, sul Monte Croce e sugli Appennini. A circa metà salita si incontra il bivio per la ferrata, che ho tralasciato, continuando a seguire il 110 procedendo nel bosco tra vari saliscendi, fino a trovarmi alla base della vetta sud e da qui in pochi passi alla base dello spettacolare arco di roccia del Forato!

Dal Passo dell’Arco, così è chiamata la zona alla base dell’arco, in pochi minuti ho raggiunto la vetta Nord dove si trova la croce e da cui si gode di uno spettacolare panorama a 360° sul mare, sulla Versilia, sulle vette vicine ed in particolare sulle Panie.

Soddisfattissima di questa bella escursione sul Monte Forato, sono poi rientrata seguendo lo stesso percorso.

Ecco i dati relativi a questo mio itinerario:

  • Lunghezza 9,2 km
  • Dislivello: 647 metri in salita/ 647 metri in discesa
  • Tempo di percorrenza: 4 ore e 20 minuti circa, senza considerare le soste
  • Sequenza sentieri: 6-110

Nota aggiuntiva: se a Foce di Petrosciana si opta per il sentiero 131 si impiega circa mezz’ora in più rispetto al 110 per arrivare alla vetta. E’ possibile ovviamente salire da un sentiero e scendere dall’altro.

Alla croce di vetta del Monte Forato
Alla croce di vetta del Forato

Salita dal sentiero 12

Nella mia precedente salita al Forato ero invece partita da Cardoso imboccando il sentiero 12. Essendo passato un po’ di tempo e non avendo quindi esperienza aggiornata sulle condizioni del sentiero, tralascio il racconto di questo itinerario. Posso però dirvi che si tratta di un percorso particolarmente impegnativo per dislivello e ripidità. Lo sconsiglio quindi ad escursionisti alle prime armi o poco allenati fisicamente.

Vi lascio i dati tecnici del percorso da Cardoso al Monte Forato tramite il sentiero 12:

  • Lunghezza 1.9 km
  • Dislivello: 712 metri in salita/ 22 in discesa
  • Tempo di percorrenza: 1 ora e 40 minuti circa, senza considerare le soste

Nota: i tempi di percorrenza sono indicativi, poiché possono ovviamente variare in base al passo ed all’allenamento di ognuno.

Sentiero Salvatori, la ferrata

Sul Monte Forato è presente anche una ferrata che si stacca dal sentiero 110. Questa ferrata fu realizzata tra il 1977 ed il 1978 ad opera del Cai di Forte dei Marmi ed è intitolata all’ingegner Renato Salvatori, che fu presidente della sezione negli anni sessanta.

La ferrata, ristrutturata negli anni, percorre la cresta sud-est del Forato e conta di un tratto attrezzato di circa 300 metri che termina poco prima della vetta meridionale e che è percorribile anche in inverno.

Ovviamente questo percorso è EEA, cioè per escursionisti esperti con attrezzatura.

Alba e tramonto nell’arco del Forato

Monte Forato visto da Pruno

Come accennato sopra, il Monte Forato offre la straordinaria esperienza di assistere al fenomeno della “doppia alba” e del “doppio tramonto”.

Durante la “doppia alba” si vede il sole sorge una prima volta all’interno dell’arco per poi venire oscurato dall’arco stesso e ricomparire poi sopra. Questo fenomeno è visibile dal lato della Versilia nei giorni 25 maggio e 23 luglio, il fenomeno è visibile, ma meno accentuato, anche nei due giorni precedenti queste date.

Il luogo migliore per osservare il fenomeno è il borgo di Pruno, ma si gode di una bella visione un po’ da tutti borghi attorno a Pruno e Cardoso.

La doppia alba è visibile inoltre dal sentiero che sale al Monte Folgorito da Riomagno nel comune di Seravezza. Da questo punto di osservazione i giorni migliori sono: 30 aprile, 1° maggio ed il 12 e 13 agosto, tra i 15 e 20 minuti dopo l’alba.

Il fenomeno del doppio tramonto nell’arco del forato è invece visibile dalla Garfagnana e dalla media valle del Serchio. Il sole tramonta una prima volta dietro l’arco per poi riapparire al suo interno prima di tramontare definitivamente.

Il luogo migliore per osservare il fenomeno è il duomo di Barga nei giorni 10/11 novembre e 30/31 gennaio. Il 21 dicembre, solstizio d’inverno, il fenomeno è visibile anche da Calomini.

Leggenda sull’arco del Forato

Secondo la leggenda dell’arco del Forato, chiamata anche la leggenda del Giro del Diavolo, San Pellegrino viveva nel paese di San Pellegrino in Alpe, dove trascorreva le sue giornate in preghiera.

La presenza del Santo infastidiva il diavolo che non perdeva occasione per tentarlo, arrivando un giorno a pararglisi davanti assestandogli un forte schiaffo. San Pellegrino di tutta risposta assestò a sua volta al diavolo uno schiaffo talmente forte da farlo volare sopra tutta la Garfagnana. Il diavolo si schiantò contro il Monte Forato, sfondandolo, per finire poi il suo volo in mare.

L’arco del Monte Forato, secondo questa leggenda, fu quindi generato dallo schianto del diavolo sulla parete nord del monte!

E voi siete mai stati sul Monte Forato? Se vi va raccontatemi la vostra esperienza nei commenti!

Articolo e foto di ©Sabrina Musetti, riproduzione vietata. 

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