La Caletta di Lerici, la “spiaggia esotica” del Levante ligure

Nel tratto di costa che va da Lerici a Tellaro, la costa Maralunga, vi sono angoli di incantevole bellezza e calette così suggestive da lasciare senza fiato. Tra queste quella che mi ha colpito di più è senza ombra di dubbio la Caletta di Lerici, ve la racconto in questo post, buona lettura!

La Caletta di Lerici
Ph Gianni Bedini

Caletta di Lerici, un angolo esotico nel levante ligure

La Caletta di Lerici, conosciuta anche con il nome di Caletta Maramozza di Ponente o caletta di Fiascherino, si trova nel tratto di costa che va da Lerici a Tellaro.

E’ una caletta minuscola e selvaggia che si trova alla fine di una stretta insenatura. L’acqua dalle mille sfumature di verde smeraldo, lo scoglio squadrato ed appuntito che si trova al centro dell’insenatura e la fitta vegetazione che l’avvolge,donano alla Caletta di Lerici l’aspetto di una spiaggia tailandese, a me ricorda, in miniatura, la baia in cui fu girato il film “James Bond Agente 007,L’uomo dalla pistola d’oro”, sull’isola Khao Phing Kan.

Per queste sue caratteristiche la Caletta di Lerici è ovviamente molto apprezzata da fotografi ed instagrammer in ogni stagione.

Nonostante si trovi al culmine della stretta insenatura, la caletta è una località piuttosto fresca poiché il sole vi batte solo per poche ore tra la tarda mattinata ed il primo pomeriggio.

Sia la zona sabbiosa che gli scogli sono molto limitati e permettono quindi la permanenza di pochissime persone, per questo anche se poco conosciuta è facile trovarla affollata.

Le pareti di roccia dell’insenatura, ricche di grotte marine facili da esplorare, rendono la caletta un luogo perfetto anche per gli amanti dello snorkeling.

Come raggiungere la Caletta di Lerici

La caletta di Lerici è sconosciuta ai più perché il sentiero per accedervi non è in alcun modo segnalato e per di più di difficile individuazione.

Il sentiero, costituito da una ripida scalinata, è situato sulla strada che conduce da Lerici a Tellaro, a pochi metri dal bivio per Maralunga. L’accesso alla scalinata è strettissimo e sembra quasi l’ingresso ad una proprietà privata, passando per questo inosservato.

Come riferimento potete prendere il primo cartello stradale che trovate dopo il bivio – segnala il limite di velocità di 50 km– ed una cancellata verde con uno spiazzo davanti, l’imbocco della scalinata si trova proprio tra i due!

La scalinata è piuttosto ripida ed alterna tratti più larghi a tratti più stretti, ma è molto breve e di facile percorrenza. Il tempo per arrivare alla caletta è di circa 10 minuti.

Attenzione: in alta stagione è praticamente impossibile trovare parcheggio nei pressi dell’imbocco del sentiero che porta alla spiaggetta, mettete quindi in conto, se arrivate in auto, di dover parcheggiare piuttosto lontano e fare un bel tratto a piedi. In alcune occasioni mi è capitato di trovare l’ingresso sbarrato (non ho ancora ben capito se dalle autorità -ma non ho visto cartelli ufficiali- o da qualche locale che poco apprezza che la caletta sia visitata da stranieri…) quindi tenete in considerazione la possibilità di arrivare e non avere la possibilità di scendere alla caletta!

Ovviamente la Caletta di Lerici può essere raggiunta via mare con canoe e piccole imbarcazioni.

La Costa Maralunga

La Costa Maralunga è SIC ( sito di importanza comunitaria) nell’ambito della Rete Natura 2000, una rete ecologica europea che ha per scopo la tutela e la conservazione di habitat naturali e specie animali e vegetali.

La Sic di Maralunga è caratterizzata da una costa rocciosa con terrazzi protesi sul mare, pinete, boschi di lecci, scogli semi sommersi e grotte marine.

Note

Se vi capita di trovarvi alla Caletta dopo un temporale (come nel mio caso), potreste trovare l’acqua un po’ meno limpida perché “sporca” del fogliame caduto dai boschi e dalle pinete soprastanti, il verde smeraldo resta però inalterato come potete vedere dalle foto.

Più preoccupante è invece la poco chiara modalità di smaltimento delle acque delle case -utilizzate per lo più per le vacanze- presenti proprio sopra la caletta. Una questione sollevata più volte in passato da associazioni ambientaliste e dalla stampa e su cui sarebbe opportuno fare al più presto luce al fine di preservare la bellezza ed unicità di questa splendido e per di più protetto angolo del levante ligure.

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