Pippa Bacca, l’artista viaggiatrice in nome dell’arte e della pace

Questo blog è dedicato ai viaggi ed alla libertà, libertà in generale e della donna in particolare.

Libertà di vivere, di viaggiare, di esprimere la propria natura e le proprie passioni qualunque siano.

In questo articolo voglio quindi ricordare una “libera  viaggiatrice”, un’artista, il cui percorso di libertà è stato brutalmente interrotto dalla mano di un essere senza scrupoli ne dignità, che si è arroccato il diritto di decidere della vita di una donna colpevole, ai suoi occhi, di vivere libera Pippa Bacca. [ Aggiornamento settembre 2019: proprio Pippa Bacca mi ha ispirato il progetto emozionale “Scarpette rosse in giro”]

Pippa Bacca,viaggiatrice in nome dell’arte e della pace

Pippa Bacca
Pippa Bacca ad Istanbul, foto di Sirio Magnabosco dal sito pippabacca.it

Pippa Bacca, all’anagrafe Giuseppina Pasqualino di Marineo, era un’artista italiana la cui arte aveva per filo conduttore la trasformazione degli oggetti.

Tra i suoi lavori più famosi vi è l’opera Surgical Mutation (Mutazioni Chirurgiche)in cui l’artista trasformò foglie raccolte nel bosco in foglie di altre specie semplicemente ritagliandole.

L’artista, che viaggiava spesso in autostop per portare la sua arte in giro per il mondo, era solita anche trasformare, sempre ritagliandole, le foto delle persone che gli davano passaggi in sagome di mezzi di trasporto.

Pippa Bacca, “Spose in Viaggio” per la pace

Pippa Bacca
Silvia e Pippa lavano gli abiti a Sarievo, foto di Ars Aevi dal sito pippabacca.it

Pippa Bacca ideò, assieme all’artista Silvia Moro, una performance itinerante,  chiamata “Spose in Viaggio”, con  cui avrebbero dovuto attraversare 11 paesi, teatro di guerre, in autostop, vestite da spose, per promuovere la cultura della pace.

Il viaggio prese avvio da Milano l’8 marzo 2008, in occasione della festa della donna.

La meta finale era Gerusalemme, in Israele, passando per Slovenia, Croazia, Bosnia, Bulgaria, Turchia, Siria, Libano, Giordania e Cisgiordania.

Il viaggio ebbe però fine tragicamente in Turchia.

Pippa si separò per qualche giorno dall’amica, con  cui doveva ritrovarsi a Beiurut, ma il 31 marzo fu violentata ed uccisa a Gebze da un uomo che le aveva dato un passaggio.

L’assassinio di Pippa colpì molto sia l’opinione pubblica italiana che quella turca, e le principali autorità turche si impegnarono pubblicamente per rendere giustizia all’artista viaggiatrice italiana.

I funerali di Pippa Bacca si celebrarono il 19 Aprile a Milano e videro la partecipazione di migliaia di persone e di molte autorità.

Nel Giugno dell’anno successivo l’assassino, Murat Karatash, fu riconosciuto colpevole e condannato definitivamente a 30 anni di reclusione nel 2012.

L’assassino non ha mai mostrato segni di pentimento.

Pippa Bacca, dediche ed omaggi

Pippa Bacca
Pippa Bacca, foto di Danilo Borelli dal sito pippabacca.it

Molti sono i libri dedicati a Pippa Bacca tra questi:

“Sono innamorata di Pippa Bacca, chiedimi perché di Giulia Morello, edizioni Castelvecchi

“Crociera” di Loris Zecchini, edito da Arudino Sacco

“La sposa” di Mauro Covacich, edizioni Bompiani, in cui sia il titolo che il primo racconto sono dedicati all’artista.

Nel Maggio 2013 un gruppo musicale  barese, i Radiodervish, ha dedicato la canzone “Velo di sposa” a Pippa Bacca.

Pippa Bacca in viaggio verso Tuzla
Pippa Bacca in viaggio verso Tuzla, foto di Danilo Borelli dal sito pippabacca.it

Per approfondire la storia di  Pippa Bacca vi invito a visitare il sito www.pippabacca.it.

Articolo di ©Sabrina Musetti, riproduzione vietata.

Foto come da didascalia dal sito pippabacca.it

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