Santarcangelo di Romagna, borgo con vista. Guest post di Anna Pantanelli.

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Santarcangelo di Romagna
Il campanile ed il paesaggio visti dalla rocca

“Santarcanzàl, una culóina.

Quant ta t svégg à la matóina

e ta t’afàz ma la finestra

ut poèr sempra ch’séa festa.

T guoèrd d’insò, u i è San Maróin

che ut saléuta e ut fa l’incóin.

S’lè bel témp, senza foschéa,

t vàid e’ moèr a quatar méa …”

“Santarcangelo, una collina.

Quando ti svegli la mattina

e ti affacci alla finestra

ti pare sempre che sia festa.

Guardi in su, c’è San Marino

che saluta e fa l’inchino.

Se c’è bel tempo, senza foschia,

vedi il mare a 4 miglia ….”

Così Giuliana Rocchi, poetessa dialettale, ci presenta il suo paese, Santarcangelo di Romagna.

Santarcangelo di Romagna, antico borgo medievale, in provincia di Rimini, si sviluppa infatti sopra ed attorno al colle Giove (Mons Jovis) ed è posizionato tra San Marino ed il mare Adriatico e, per non farsi mancare nulla, è bagnato da due fiumi: l’Uso ed il Marecchia.

Andiamolo a scoprire in questo guest post di Anna Pantanelli, una santarcangiolese doc, nonché coltivatrice di zafferano proprio a Santarcangelo.

Santarcangelo di Romagna, un po’ di storia

Santarcangelo di Romagna, rappresentazione della fiera di San Martino delpittore Giuseppe Boschetti
Rappresentazione della fiera di San Martino del pittore Giuseppe Boschetti

Santarcangelo di Romagna è una cittadina di origine romana. Proprio all’epoca romana si deve la costruzione della via Emilia, che attraversando la città, favorì un ampio sviluppo del commercio e dei mercati in questa zona tanto che, ancora oggi, Santarcangelo di Romagna  è uno dei punti di riferimento per i paesi dell’entroterra in occasione di fiere ed eventi.

Dell’epoca romana restano molti reperti rinvenuti in particolare nei pressi della Pieve di San Michele (pieve bizantina risalente al VI secolo). Si tratta di resti di fornaci, anfore, masserizie e mattoni per edilizia che sono attualmente conservati al Musas, Museo Storico Archeologico

Attorno alla fine del XIV secolo Santarcangelo di Romagna passò  sotto il dominio della famiglia Malatesta che governò il territorio  fino al 1462.

Successivamente Santarcangelo subì per un paio di anni il dominio veneziano, passò poi allo Stato Pontificio, subì l’invasione napoleonica (1797-1815) e fu infine annessa al Regno d’Italia nel 1860.

Santarcangelo di Romagna, Pieve di San Michele
Pieve di San Michele

Santarcangelo di Romagna, cosa vedere

Santarcangelo di Romagna si divide in due zone principali:

  • la città alta, costituita dal borgo medievale, che è la zona in cui si trovano anche le grotte tufacee
  • il centro, che è la parte della città collocata ai piedi della collina, nei pressi della Via Emilia.

La città Alta

Vista del borgo medievale
Vista del borgo medievale

La  collina su cui Santarcangelo sorge ha una “doppia dimensione”: una esterna e visibile a tutti ed una più intima e misteriosa.

Il borgo medievale

La “dimensione esterna” del colle Giove è quella su cui sorge il borgo medievale, ricco di mille angoli suggestivi tutti da scoprire e  di importanti monumenti come:

  • la Rocca Malatestiana, costruita su ruderi romani attorno al 1386, e la cui configurazione definitiva è dovuta alla famiglia Malatesta. 
  •  il Campanone, coronato dall’ immagine di San Michele Arcangelo in ferro battuto,
  • la porta Cervese.
Santarcangelo di Romagna, dettaglio del campanile
Dettaglio del campanile
Santarcangelo di Romagna, scorcio del borgo
Scorcio del borgo
Santarcangelo di Romagna, scorcio del borgo 2
Altro scorcio del borgo, la Stamperia Marchi

Le Grotte tufacee

La “dimensione più intima e misteriosa” del colle è invece rappresentata dalle Grotte tufacee, in realtà dei veri e propri ipogei monumentali scavati nell’arenaria in età antichissima.

Queste grotte furono utilizzate come rifugi durante la seconda guerra mondiale, ma l’utilizzo originario resta tuttora sconosciuto.

Santarcangelo di Romagna, ingresso grotte tufacee
Ingresso grotte tufacee

Il Centro

Anche “il centro” offre interessanti punti di interesse. Nella bella e particolare piazza Ganganelli si possono infatti ammirare:

l’arco trionfale, eretto nel 1772-1777, intitolato al papa Clemente XIV

il Palazzo Comunale, risalente a metà del 1800

una moderna e spettacolare fontana, ideata da Tonino Guerra.

Santarcangelo di Romagna,Piazza Ganganelli
Piazza Ganganelli
Santarcangelo di Romagna, arco trionfale
Arco trionfale in piazza Ganganelli

Altri luoghi da non perdere

Altri luoghi da non perdere se vi trovate a Santarcangelo sono:

  • Il Museo del bottone, un museo unico nel suo genere
  • La Stamperia Marchi, una stamperia che stampa a ruggine con un antichissimo tornio a “trazione umana” (in pratica è una ruota che si muove camminandoci dentro)
  • Il Musas, Museo storico archeologico
  • la Pieve di San Michele

Santarcangelo di Romagna, informazioni pratiche

Info monumenti e musei

La Rocca Malatestiana è di proprietà privata e  per questo visitabile solo in certi periodi.

Il Musas, Museo storico archeologico è aperto tutto l’anno con i seguenti orari di apertura:

  • dal 1 novembre al 30 aprile è aperto sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,00
  • dal 1 maggio al 31 ottobre è invece aperto da martedì a domenica dalle 16,00 alle 20,00.

La Pieve di San Michele offre visite guidate su prenotazione tutto l’anno, la prenotazione è effettuabile  presso Ufficio I.A.T.

Il Museo del Bottone è aperto tutti i giorni, escluso il Lunedì, con orari dalle 10 alle 12 e dalle 15 alla 18.

Come arrivare

Santarcangelo di Romagna è raggiungibile agevolmente sia in auto che in treno.

Auto

Autostrada A14 Bologna-Bari, uscita Rimini nord. All’uscita girate a destra e dopo circa 4 km entrate in paese.

Arrivando da Rimini potete percorrere anche la Statale 9, Via Emili,  seguendo le indicazioni per Santarcangelo di Romagna.

Treno

In treno la linea ferroviaria  è la Bologna-Rimini, la stazione è quella di Santarcangelo di Romagna.

Dalla stazione di Rimini potete prendere anche un autobus della linea 9.

 Per informazioni aggiornate e dettagliate, vi invito a visitare il sito www.santarcangelodiromagna.info

Ringraziando Anna per questo guest post, vi segnalo la pagina facebook della sua azienda agricola Zafferangelo.

Articolo e foto di Anna Pantanelli, ©ilmiomondolibero, riproduzione vietata senza citare la fonte.

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