Imbolc: la festa celtica che celebra il risveglio della natura

Imbolc, croce di Bride

Imbolc è una festa della tradizione celtica che si celebra il 1 Febbraio e che nella tradizione cristiana è stata ripresa con la Festa della Candelora che cade il 2 Febbraio. In questo articolo scopriamo il significato, le origini, le tradizioni ed i riti di questa antica festa, buona lettura!!

Imbolc, significato ed origini

Significato

Nel mese di Febbraio la nuova luce “nata” nel giorno del solstizio d’inverno inizia a prendere forza: le giornate iniziano ad allungarsi e, anche se l’inverno si fa ancora prepotentemente sentire, la natura inizia a mostrare i primi segni del suo risveglio.

Se a noi oggi tali primi timidi segni sfuggono, non sfuggivano però alle antiche popolazioni, strettamente legate alla terra ed suoi cicli e che festeggiavano quindi il risveglio della Natura.

Imbolc è quindi una festa della Luce, della Rinascita e della Trasformazione.

Imbolc è quindi il momento perfetto per dare avvio ad un nuovo ciclo di vita e avviare progetti, aspirazioni e sogni.

Origine del nome

Nel Calendario di Coligny  questa festa è segnata come IMBOLC o AMBIVOLCIOS.

Imbolc (si pronuncia Immol’c), Oimelc o Imbolg è un nome le cui origini sono incerte: potrebbe derivare da Imb-folc, “grande pioggia” e infatti in molti paesi celtici questa data è chiamata anche “Festa della Pioggia”.

Oimelc invece vuol dire “lattazione delle pecore”, in riferimento al fatto che questo è il periodo delle nascite dei nuovi agnelli.

Imbolg significa “nel sacco”, inteso come “nel grembo” in riferimento al risveglio della Natura nel grembo di Madre Terra che custodisce i semi che stanno germinando.

Ambivolcios, nome meno usato per indicare questa festa, deriva invece dal latino-gallico e significa “attorno al lavatoio” indicando un’antica cerimonia di purificazione con l’acqua. Anche per i romani, Febbraio era infatti il mese preparatorio alla primavera, e venivano svolti riti di purificazione dei campi, degli attrezzi e delle case.

Imbolc è considerata quindi anche una Festa della pioggia e della purificazione.

Imbolc e la Dea Brigid

Ad Imbolc è onorata la dea Brigid (o Bride o Bridge), del fuoco e della luce, dell’arte, della fucina, delle tradizioni conservate e della guarigione. Nell tradizione celtica è Brigid che nel primo giorno di Febbraio porta calore sulla Terra, sciogliendo le nevi e risvegliando la Natura dal suo sonno.

Nelle Isole Britanniche si trovano numerose fonti d’acqua chiamate “sorgenti di Brigit” che si dice abbiano proprietà guaritrici. Ancora oggi, ai rami degli alberi che sorgono nelle vicinanze delle fonti, i contadini appendono nastri e strisce di stoffa per allontanare la malasorte e per chiedere la guarigione dalle malattie.

Nella tradizione cristiana la Dea Brigid è stata trasfigurata in Santa Brigida che si celebra appunto il 1 Febbraio.

Imbolc, riti e simboli

La festa di Imbolc è celebrata con vari riti agro pastorali ma la caratteristica principale è l’accensione di grandi falò in cui il fuoco è, in questa celebrazione, considerato nel suo aspetto di purificazione e luce.

Molti erano (ed in alcune zone lo sono tutt’oggi) i riti dedicati alla Dea Brigid, tra questi i più conosciuti sono:

  • la realizzazione della “Fanciulla del Grano”, una bambolina fatta di spighe e vestita di bianco che viene sistemata in una cesta, chiamata “letto di Brid” con a lato un bastone di forma fallica. Dopo aver gridato tre volte la frase “Brid è venuta” lasciano bruciare torce e candele vicino al “letto di Brid” per tutta la notte. Se al mattino vi era l’impronta del bastone nella cenere era segno di prosperità per l’anno a venire
  • la croce di Brigid, o stella di Bride, una croce realizzata con fili di paglia o con cannucce di giunchi
  • il mantello di Brigid, una striscia di stoffa che si appendeva nella notte di Imbolc per assorbire il potere della dea e che veniva poi conservata come amuleto di protezione e nei riti di guarigione.

La pianta sacra di Imbolc è il bucaneve in quanto è il primo fiore a spuntare.

Come celebrare Imbolc

Poiché Imbolc è anche festa di purificazione uno dei modi in cui celebrarla è purificare la casa ed il corpo con il fumo dell’incenso lasciando bruciare bastoncini profumati.

A livello mentale potete purificare la mente dai brutti pensieri e dai sentimenti negativi, cercando di far entrare in voi la luce della Natura.

Spiritualmente potete celebrare riti legati a questa festa, eccone alcuni:

  • Accendete una candela di colore bianco pronunciando la frase ““Accendo la fiamma di Bride per illuminare il cammino della mia vita”. Meditate per qualche minuto su quelle cose della vostra vita che non vi piacciono e che vorreste allontanare e su quelle che invece vorreste farvi entrare. Portate la candela accesa nelle varie stanze della casa, percorrendo ognuna di esse in senso orario. Alla fine spegnete la candela pronunciando la frase “Spengo la fiamma di Bride per farla vivere in me”, visualizzando la luce della fiamma che entra in voi.
  • Accendete tre candele bianche e sistematele a triangolo, orientando la punta a Nord. Al centro del triangolo disponete un calice di acqua o di latte (simboli di purificazione). Rilassatevi per qualche momento e andate alla candela posta a Nord. Accendetela pronunciando la frase “Signora dell’Inverno, ti dico addio, la tua stagione è terminata”, visualizzando il gelo dell’inverno che si allontana. Restate fermi per qualche istante. Spostatevi alla candela posta a sud-est ed accendetela dicendo “Signora della Primavera, ti offro un caloroso benvenuto, la terra è il tuo letto”. Visualizzate il giocoso potere della natura che si avvicina. Andate infine alla candela di sud-ovest ed accendetela dicendo “Signora dell’Estate, presto io ti chiamerò e risveglierò il tuo amante”, visualizzando il potere ancora lontano della bella stagione pulsante di vita nel grembo di Madre Terra. Quando vi sentite pronti andate al centro del triangolo, raccogliete il calice, pronunciate la frase “Io bevo il potere della Triplice Dea. Possa questo potere diffondersi su tutta la terra per segnare la nascita della primavera”. Bevete dal calice ed immaginate il potere che fluisce in voi per risvegliare la Natura.

Riti tratti da Feste Pagane, di Roberto Fattore.

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Conoscete altre curiosità o riti su Imbolc? Se sì scriveteli nei commenti!!!

Articolo di ©Sabrina Musetti, diritti riservati, riproduzione vietata senza citare la fonte. 

Foto da Flickr

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