Castello di Moneta (rovine), Carrara

Dopo molti anni sono tornata a visitare il Castello di Moneta, antico borgo fortificato posizionato nei pressi di Carrara, Toscana, su di una bella collina che domina la costa tirrenica da un lato e le Apuane dall’altro. Vi porto a scoprirne la storia e le curiosità in questo articolo, buona lettura!

Castello di Moneta oggi

Castello di Moneta, i resti dell'ingresso principale
Ph: ©ilmiomondolibero.it

ll Castello di Moneta è raggiungibile a piedi con una bellissima camminata partendo dalla località di Fossola.

Si può decidere di partire dal Piazzale della chiesa di Fossola risalendo Via Moneta, o salire lungo Via Fontia per poi imboccare, poco fuori dall’abitato di Fossola, il ben segnalato percorso pedonale per il castello. Si può anche effettuare il percorso ad anello salendo da un lato e scendendo dall’altro. Se optate per il percorso ad anello vi segnalo che la salita da via Moneta è più ripida e più sconnessa.

In entrambi i casi il percorso, superati gli ultimi caseggiati del paese, si snoda immerso nella natura tra boschi, vigne ed uliveti.

Del castello e del borgo restano solo le rovine, lasciate un po’ all’incuria e visitabili parzialmente, ma ciò nonostante il castello di Moneta è un luogo particolarmente suggestivo che merita senza ombra di dubbio una visita.

Dalla sommità del colle lo sguardo spazia dalle Alpi Apuane con le cave di marmo da un lato, alla riviera apuana ed alla costa livornese dall’altro, riuscendo a scorgere, nelle giornate più limpide, anche alcune isole dell’arcipelago toscano.

Proprio ai piedi delle rovine parte un sentiero che conduce a Foce di Ortonovo ed a Fontia in circa 1 ora e 40 minuti ed all’innesto con il sentiero dei Colombi (ed ecco scovati altri sentieri da scoprire!)

Castello di Moneta: la storia

Il Castello di Moneta è stato presumibilmente realizzato sul sito di un castellare preistorico dei liguri apuani su cui, attorno al II secolo, era già sorto un insediamento romano legato alla cittadina di Luni ed infine trasformato in “castrum” a partire dal VI sec. da Bizantini prima e Longobardi poi.

I primi documenti attestanti l’esistenza del Castello di Moneta risalgono al 1035, dove se ne parla in un contratto contenuto nel Codice Pelavicino.

Il primo proprietario del Castello di Moneta fu un tal Bondiero che lo ricevette in dono dalla diocesi di Luni, da questo passò ai Pisani, a Castruccio Castracani ed a Gian Galezzo Visconti a cui si sottomise Carrara alla morte del Castracani.

Nel 1402 il castello fu conquistato dal capitano di ventura Giovanni Colonna, che lo cedette a Paolo Guinigi per poi tornare di nuovo ai Visconti.

Il castello passò in seguito a Spinetta di Campofregoso, signore di Sarzana, che tra il 1450 ed il 1460 lo ristrutturò e fortificò.

Il castello di Moneta e l’intera zona di Carrara passarono poi sotto il domino dei Malaspina di Fosdinovo conoscendo un periodo florido.

In tempi più recenti il castello è stato di proprietà dei Dervillé, nobile famiglia carrarese, da cui il Comune di Carrara ha acquistato la parte relativa alla rocca, cioè circa un terzo dell’intero borgo. La parte restante è attualmente di proprietà di privati.

Architettura, vita e curiosità sul Castello di Moneta

Architettura

Il borgo fortificato del Castello era costituito dalla Rocca e dal nucleo abitato, separati tra loro da mura interne e protetti all’esterno da una doppia cinta muraria e da un ampio fossato.

Il borgo, a forma quadrilatera, era di notevoli dimensioni ed ospitava oltre un centinaio di “fuochi”, cioè focolari, famiglie, come venivano censite all’epoca.

Vita al castello

Gli abitanti erano prevalentemente contadini, qualcuno svolgeva funzioni amministrative occupandosi della riscossione delle tasse a cui, in cambio di protezione, erano soggetti borghi vicini come Fontia, Castelpoggio ed altri.

Col venir meno della necessità di vivere nel borgo fortificato, Moneta si è lentamente spopolata a partire dalla metà del 1700 poiché gli abitanti, per coltivare meglio le terre, iniziarono a spostarsi alla base della collina, nella piana percorsa dal torrente oggi chiamato “Canale di Fossola”, dando origine al borgo di Fossola.

Curiosità: il nome Fossola pare derivi dal modo di dire locale ” sto ntl foss là” cioè “sto nel fosso là” da cui “Fossla” e poi Fossola. 

Curiosità sul Castello di Moneta

Secondo una leggenda il nome Moneta deriverebbe dal nome della famiglia romana dei Monetij o Munatij che possedeva la collina. Altre fonti sostengono invece che derivi dal termine romano Arx munita cioè costruzione fortificata o ancora dall’ appellativo Moneta (colei che ammonisce) della dea Giunone.

Articolo e foto ©Sabrina Musetti.

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