Bolgheri, posto nell’entroterra della Costa degli Etruschi, è uno tra i più pittoreschi borghi toscani, scopriamo cosa vedere e cosa fare in questo minuscolo ed affasciante borgo!
Il borgo, situato in provincia di Livorno, nel comune di Castagneto Carducci, è associato nell’immaginario dei viaggiatori all’iconico Viale dei Cipressi, reso celebre dal poeta Giosuè Carducci -che qui è cresciuto- nella poesia “Davanti a San Guido”. Il viale è divenuto simbolo del borgo ma anche dell’intera Toscana, ma a Bolgheri c’è anche molto altro da vedere!
Se state pianificando una gita a Bolgheri ecco un breve elenco di cosa vedere e cosa fare!
Bolgheri cosa vedere e cosa fare
Bolgheri, ma anche i suoi dintorni, offrono molti luoghi interessanti sia dal punto di vista storico che paesaggistico, senza ovviamente dimenticare i prodotti enogastronomici d’eccellenza!
Ma andiamo a scoprire le bellezze di Bolgheri e dintorni una ad una nel dettaglio!
Viale dei Cipressi
Il luogo più famoso di Bolgheri e che non potete fare a meno di vedere-anche perché è l’unica strada che conduce al borgo- è il Viale dei Cipressi.
Il viale collega l’oratorio di San Guido, che sorge sulla vecchia Aurelia, al centro storico di Bolgheri. Lungo circa cinque chilometri e contornato da due filari di cipressi secolari -per un totale di oltre 2000 piante– il viale termina proprio di fronte alla torre del castello sotto cui si trova la porta di accesso al borgo.
L’iconico viale è stato reso famoso dalla poesia “Davanti San Guido” di Carducci:
- ai tempi di Carducci i cipressi contornavano il viale per metà della sua lunghezza, solo dopo la morte del poeta furono piantumati i nuovi cipressi che hanno portato i filari fino al borgo
- il viale è stato asfaltato per la prima volta nel 1954
- il viale è stato luogo di riprese del film Quo Vadis, e più precisamente della scena in cui Robert Taylor, nel ruolo di Marco Vinicio, viene inseguito da due pretoriani su una biga.
Castello di Bolgheri
Al termine del Viale dei Cipressi, ci si trova di fronte all’imponente Castello di Bolgheri, sotto la cui torre è posta la porta di ingresso al borgo.
Il castello, o meglio maniero, è di origine medievale ed era proprietà dei conti Della Gherardesca. Ancora oggi l’edificio è perfettamente conservato. La facciata fu ristrutturata alla fine del 1800 ed in quell’occasione fu realizzata la torre in corrispondenza dell’ingresso al borgo.
Varcando la porta, sopra la quale si trova un grande stemma della famiglia Della Gherardesca, si entra nel cuore del borgo in cui si respira un’atmosfera d’altri tempi.
Bolgheri cosa vedere nel centro storico
Il centro storico di Bolgheri è caratterizzato da casette in pietra, piazzette e stretti vicoli in cui passeggiare alla scoperta delle piccole botteghe di artigiani, dei negozietti di prodotti tipici, delle enoteche e dei piccoli ristoranti.
I luoghi principali da vedere nel centro storico di Bolgheri sono:
- Piazza Teresa, la piazza posta subito dopo la porta d’ingresso, e su cui si affaccia la piccola ma graziosa chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, una delle testimonianze architettoniche più antiche di Bolgheri
- Piazza Alberto, piazza principale del borgo, in cui si trovano la casa d’infanzia di Giosuè Carducci e la statua di Nonna Lucia, nonna del poeta
- il piccolo cimitero monumentale, in cui riposa la nonna
Per chi come me è particolarmente amante della natura, nei giardini pubblici del borgo segnalo la presenza di un bellissimo ulivo secolare.
ph ©ilmiomondolibero
Cantine di Bolgheri
Non si può lasciare il borgo senza aver partecipato ad una degustazione di vini in una delle cantine locali!
Bolgheri è infatti famosa anche per i suoi pregiati vini, molti dei quali pluripremiati a livello internazionale. Tra questi da menzionare il Sassicaia che vanta il primato di essere il vino più richiesto al mondo.
Altri vini di pregio sono:
- Bolgheri Superiore
- Bolgheri Bianco
- Bolgheri Rosso
- Ornellaia
Altri luoghi da vedere a Bolgheri e dintorni
Luoghi interessanti da vedere fuori dal centro storico di Bolgheri sono:
- Fontana dell’Aquila
- Chiesa Di Sant’Antonio, piccola chiesa risalente al 1686, fatta costruire dai conti Della Gherardesca per commemorare la liberazione di Budapest dai turchi
- Chiesa di San Sebastiano, di costruzione novecentesca era utilizzata dai conti Della Gherardesca per le sepolture.
Oasi WWF Padule di Bolgheri
A Bolgheri si può vivere anche una giornata all’insegna della natura! In questa zona si trova infatti l’Oasi WWF Padule di Bolgheri, la prima oasi faunistica del WWF istituita in Italia nel 1967.
L’Oasi si estende per 500 ettari ed è costituita da boschi, prati, stagni in cui trovano rifugio moltissime specie di animali tra cui falchi di palude, cicogne, aironi, caprioli, daini e molti altri.
L’area è di proprietà della Tenuta San Guido ed è gestita in collaborazione con il WWF.
L’oasi è aperta prevalentemente nella bella stagione ed in estate vengono organizzate anche escursioni notturne particolarmente suggestive.
Per maggiori informazioni sugli orari di apertura potete visitare il sito visitcastagneto.
Dove mangiare a Bolgheri
La visita di Bolgheri si può effettuare-prendendosela molto comoda- in mezza giornata, quindi l’ideale potrebbe essere arrivare in mattinata e fermarsi per il pranzo prima di ripartire magari per andare alla scoperta di altri borghi della costa degli etruschi.
Si può optare per uno dei ristorantini presenti nel centro storico o per una delle enoteche. I prezzi si aggirano mediamente sui 12 € per i primi e gli antipasti, 13/15 € per i secondi piatti.
Dove dormire a Bolgheri
Nel mio weekend in costa degli Etruschi ho dormito in un B&B nei pressi di Suvereto, Il Bed and Breakfast Belvedere, quindi non ho un alloggio provato personalmente da proporvi proprio nel borgo, ma potete verificare disponibilità e tariffe per dormire a Bolgheri su booking.com.
In conclusione Bolgheri è una destinazione che, seppur piccola, offre molto da vedere e che vi lascerà un ricordo indelebile e quindi merita sicuramente una visita, magari come tappa di un weekend alla scoperta della costa degli etruschi.
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Articolo e foto di ©Sabrina Musetti, riproduzione vietata.
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