“Anatomia dell’irrequietezza”, incontro con Elisabeth, vedova di Bruce Chatwin

Anatomia dell'irrequietezza, incontro con Elisabeth Chatwin

“Anatomia dell’irrequietezza”

Ieri sono stata a Castelnuovo Magra all’incontro “Anatomia dell’ irrequietezza”, una chiacchierata con Elisabeth Chatwin, moglie dello scrittore Bruce Chatwin.

L’ incontro è stato organizzato in occasione della mostra fotografica “Chatwin, il viaggio continua”.

Un incontro sicuramente interessante che ha permesso di conoscere lo scrittore da un punto di vista più intimo e familiare e di scoprire piccoli aneddoti curiosi della sua vita.

Ecco alcune frasi pronunciate da Elisabeth Chatwin che mi sono rimaste particolarmente impresse:

” Bruce scriveva soprattutto al mattino, dopo colazione. Alle 11 faceva una pausa per il caffè e poi riprendeva a scrivere per un paio d’ore. Pranzava e poi usciva a fare una passeggiata, solitamente in bicicletta. Il pomeriggio leggeva un po’. Non scriveva mai di sera, al massimo ridava un’occhiata a ciò che aveva scritto il mattino.”

“Appena tornava da un viaggio, a volte lungo mesi, già il giorno dopo voleva di nuovo muoversi e allora andavamo a Madrid o a Parigi. Non riusciva proprio a stare fermo, era un’anima assolutamente irrequieta!”

” Avevamo una bella biblioteca a casa, ma i suoi libri preferiti li teneva nel suo studio. Quando ha iniziato a stare male li ha regalati agli amici che venivano a trovarlo. ”

” Era divertente viaggiare con Bruce, andava sempre di fretta, bisognava correre ma mi divertivo molto!”

” Ho continuato a viaggiare quando lui se n’è andato ma non è mai più stato lo stesso!”

E’ stato un incontro molto interessante anche se con un maggiore impegno da parte dell’intervistatore poteva esserlo a mio avviso ancora di più. La signora Chatwin parla abbastanza bene l’italiano ma a volte si trovava in difficoltà a capire alcune domande o a spiegarsi come avrebbe voluto. L’intervistatore (giornalista Rai se ho ben capito) in tali momenti non si è però preoccupato di supportare la domanda in inglese o di tradurre le parole che la signora Chatwin, non sapendole esprimere in italiano, diceva appunto nella sua lingua. La conversazione è risultata  quindi a tratti un po’ spezzettata ed alcune domande interessanti non hanno avuto risposta.

Anatomia dell'irrequietezza, la signora Chatwin

Bellissima la cornice della Torre dei Vescovi di Luni e di Piazza Querciola da cui si gode uno straordinario paesaggio sulla valle del Magra.

Ieri vi era troppa confusione per godersi appieno la mostra, quindi me la gustero’ con più calma ( e poi magari ve ne parlerò)  nei prossimi giorni.

La mostra dedicata a Chatwin sarà a Castelnuovo Magra,La Spezia, fino all’ 8 Ottobre.

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Articolo e foto di ©Sabrina Musetti, riproduzione vietata. 

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